Decontribuzione Sud: Le agevolazioni per il lavoro nel Meridione

La Legge di Bilancio 2021 ha confermato la Decontribuzione Sud, introdotta dal decreto Agosto (D.L. n. 104/2020), quale esonero contributivo parziale in favore dei datori di lavoro privati, che hanno in corso rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato con sede nelle Regioni svantaggiate.


Per poter accedere allo sgravio contributivo è necessario:

  • Essere in possesso del DURC che attesta la regolarità contributiva;
  • Non aver violato delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;
  • Il rispettato degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

L’ammontare dell’agevolazione è pari al 30% dei contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro fino al 2026 (per poi scendere al 20% nel 2027 e al 10% nel 2029), con esclusione dei premi e dei contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL).
Con la circolare n. 33 del 2021, l’INPS ha chiarito che la Decontribuzione Sud è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento, sempre che non vi sia un espresso divieto di cumulo previsto da altra disposizione. Risulterebbero quindi cumulabili con la Decontribuzione Sud:

  • L’incentivo all’assunzione di over 50 disoccupati da almeno 12 mesi e donne svantaggiate;
  • L’incentivo all’assunzione di disabili;
  • L’incentivo all’assunzione di beneficiari di NASpI.

In casa di cumulo la decontribuzione si applica in via residuale sulla contribuzione residua datoriale.
Nel caso dell’incentivo per l’assunzione di donne svantaggiate, vi ricordiamo che la misura prevede un esonero contributivo pari al 100% dei contributi a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi INAIL e con un tetto massimo di 6.000 euro l’anno, ma da applicare:

  • Per 12 mesi, se il contratto è a tempo determinato;
  • Per 18 mesi se il contratto è a tempo indeterminato;
  • Per 18 mesi complessivi, in caso di assunzione con contratto a tempo determinato, che venga poi trasformato a tempo indeterminato.

In questo caso, l’esonero contributivo è riconosciuto per le assunzioni di:

  • Donne over 50, disoccupate da oltre 12 mesi;
  • Donne di qualsiasi età prive d’impiego da almeno sei mesi residenti nelle regioni Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna;
  • Donne di qualsiasi età che svolgono una mansione o operano in un settore caratterizzato da una disparità di genere superiore al 25% (agricoltura, edilizia, logistica, ecc.) e prive di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

In attesa di eventuali circolari dell’INPS, siamo a disposizione per ulteriori chiarimenti o per assistervi nella gestione dei vostri dipendenti.