Decreto Sostegni bis: I nuovi contributi a fondo perduto

Il Consiglio dei Ministri di ieri, 20 maggio 2021, ha approvato il Decreto Sostegni bis con il quale è stato introdotto un nuovo contributo a fondo perduto per i soggetti danneggiati dalla crisi da COVID-19.


Il nuovo articolo 1 del Decreto rinnova il contributo a fondo perduto e amplia la platea dei beneficiari per quasi 400mila partite IVA. Inoltre, in aggiunta ai ristori automatici, che verranno erogati sulla base dei calcoli effettuati per il contributo a fondo perduto del primo Decreto Sostegni, viene previsto un nuovo contributo condizionato al calo di fatturato nel periodo che va dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.


Per quanto riguarda il contributo a fondo perduto automatico, i primi commi dell’articolo 1, prevedono che, i beneficiari del precedente indennizzo, ricevano la stessa somma versata con il primo Decreto Sostegni sul conto corrente già indicato nella prima istanza. Il nuovo contributo alternativo, come detto, verrà invece riconosciuto sulla differenza di fatturato nel periodo che va dal 1° aprile 2020 al 31 marzo 2021, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Verrà quindi preso in considerazione l’intero periodo di emergenza in cui le attività economiche sono state danneggiate.


I requisiti ed il metodo di calcolo del nuovo contributo a fondo perduto non differiscono dal precedente se non per il periodo di riferimento e per le percentuali applicate, per stabilire l’importo dell’indennizzo spettante, sarà necessario infatti applicare, alla perdita media mensile di fatturato, i seguenti parametri:

  • 90% per i soggetti con ricavi non superiori a 100.000 euro;
  • 70% per i soggetti con ricavi compresi tra 100.000 euro e 400.000 euro;
  • 50% per i soggetti con ricavi compresi tra 400.000 euro e 1.000.000 euro;
  • 40% per i soggetti con ricavi compresi tra 1.000.000 euro e 5.000.000 euro;
  • 30% per i soggetti con ricavi compresi tra 5.000.000 euro e 10.000.000 euro;

L’importo del contributo non potrà comunque essere superiore a 150.000 euro o inferiore a 2.000 euro per le società e 1.000 per le persone fisiche.


Segnaliamo infine che, con il comma 16 dell’articolo 1, viene previsto un ulteriore contributo a fondo perduto reddituale, condizionato al peggioramento degli utili relativi al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2020 rispetto a quello dell’anno precedente e condizionato alla trasmissione della dichiarazione dei redditi del periodo. Per tale contributo sarà necessario attendere un successivo decreto da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In attesa di nuove indicazioni in merito al contributo a fondo perduto reddituale, siamo a disposizione per ulteriori informazioni o per assistervi nella presentazione della domanda telematica.