Il credito d’imposta per investimenti in beni strumentali nuovi

Come già anticipato, la Legge di Bilancio 2020 ha operato una ridefinizione della disciplina degli incentivi fiscali collegati al “Piano nazionale Impresa 4.0” e, in particolare, di quelli concernenti gli investimenti in beni strumentali, in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e altre attività innovative e in formazione 4.0 prevedendo la cancellazione del super e dell’iper ammortamento che verranno sostituiti da un nuovo credito d’imposta.

Vi ricordiamo innanzitutto che per poter usufruire del credito d’imposta, occorre rispettare le seguenti condizioni soggettive:

  • Rispetto delle norme di sicurezza dei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore;
  • Rispetto del corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Sono agevolabili gli investimenti in beni strumentali materiali, allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232, per i quali è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del:

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.

Sono inoltre agevolabili gli investimenti in beni strumentali immateriali funzionali ai processi di trasformazione 4.0, allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 che ha aggiunto anche i seguenti beni immateriali:

  • Sistemi di gestione della supply chain finalizzata al drop shipping nell’e-commerce;
  • Software e servizi digitali per la fruizione immersiva, interattiva e partecipativa, ricostruzioni 3D, realtà aumentata;
  • Software, piattaforme e applicazioni per la gestione e il coordinamento della logistica con elevate caratteristiche di integrazione delle attività di servizio (comunicazione intra-fabbrica, fabbrica-campo con integrazione telematica dei dispositivi on-field e dei dispositivi mobili, rilevazione telematica di prestazioni e guasti dei dispositivi on-field).

Tali beni devono essere strettamente legati ai processi aziendali connessi al concetto di Industria 4.0 e non può comunque trattarsi di:

  • Software relativi alla gestione di impresa in senso lato (per amministrazione, contabilità, controllo e finanza, gestione della relazione con il consumatore finale e/o con il fornitore, gestione dell’offerta, della fatturazione, gestione documentale, project management, analisi dei processi organizzativi o di business, etc);
  • Sistemi ERP, con l’eccezione dei moduli destinati alla produzione, manutenzione e logistica.

Per gli investimenti in beni strumentali immateriali, il credito è pari al 15% del costo agevolabile ed utilizzabile in dichiarazione in 3 quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di interconnessione.

Sono infine agevolabili anche gli investimenti in altri beni strumentali materiali, diversi da quelli ricompresi nel citato allegato A, per i quali è riconosciuto un credito d’imposta nella misura del 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

Siamo a disposizione per qualsiasi ulteriore informazione o per assistervi nella fruizione di tale Bonus.